Capitolo Nono Libro Potenza Divina d’Amore

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[PARTE II La manifestazione] CAPITOLO NONO

La voce che parla all’Anima è quella di Gesù

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Pregare perché lo Spirito Santo stesso spiani la via per la realizzazione del desiderio di Gesù.

28·2·1966 Mattino.
Dopo la S. Messa, l’anima, è costretta a passare di sopra, perché troppo presa dalla solita forza.
Durante il colloquio di ringraziamento alla S. Comunione, l’anima, si sente molto portata verso il Divino suo Ospite, e per qualche tempo, non fa esclamare: «O Figlio di Dio! O Figlio di Dio!».
Poi, l’azione, facendosi più forte, non le permette altro, se non di abbandonarsi e di immergersi in quel Dio d’infinita carità, che tutta la invade.
Seguono momenti di tanto mistero… di tanta sofferenza!!!
Finalmente la voce dice:

Ti ho scelta per un’opera tanto grande… La manifestazione del mio Amore mediante la glorificazione dello Spirito Santo.

— L’anima allora umilmente chiede: «E se il vostro Ministro mi chiedesse “quando”…». La voce allora:

Bisogna pregare molto… Lasciare allo Spirito Santo stesso appianare la via… Poi a suo tempo tutto si compirà.

2·3·1966 Mattina, ore 10. Nel proprio ufficio.
L’anima improvvisamente presa è costretta a passare di sopra. Che momenti, mio Dio! e quanto mistero! Soltanto la fiducia nella Divina Persona di Cristo, dà la forza, alla piccola e smarrita creatura, di sostenerli! Poi come ispirata, l’anima, si sente di dire: «Ah, mio Signore, Gesù Cristo… se una imperfezione, anche minima, vi è di offesa, che sarebbe, se, guidata da uno spirito d’inganno, di qualunque genere potesse essere, io percorressi una strada sbagliata, e che per nulla fosse di vostro gradimento?! Ah, mio Dio, io sono pronta a tutto, ma fate che vi sia sempre fedele!». La voce:

Affidati al mio Ministro, lascia fare a lui… Tu non preoccuparti di nulla. L’esito delle cose sta nelle mie mani. Anche se non si raggiungesse a nulla… Ciò che intanto interessa al mio Cuore, si è che tu abbia fiducia in me e mi segua.

***

La voce le comanda di riferire le cose che passano nell’anima sua con le parole: «Il Signore mi ha detto…». Dio abita nell’anima posseduta dall’ineffabile amore di Lui.

4·3·1966 Mattina, dopo la S. Comunione.

Anche se ti costa lo dirai al mio Ministro. Sì, per l’avvenire ti manifesterai così: Il mio Signore, mi ha detto… Il mio Signore, mi ha fatto sapere… O, il mio Signore desidera. Oh se tu conoscessi il dono di Dio! Il dono del mio Cuore! Ma ora è meglio che ti sia nascosto, altrimenti ne morresti!

— Anche in altri incontri (più brevi) l’anima sente la stessa cosa. Ma il doverlo dire, costa! […]

8·3·1966 Meditazione della sera.
L’anima soffre molto e non può fissare la propria attenzione su un soggetto di propria scelta. Poi è costretta a scrivere: «Che il Dio d’infinito amore attragga a sé un’anima, non dovrebbe essere ritenuto come un fatto straordinario… Non abita Egli nelle nostre anime?… e non siamo noi, tutte del suo Cuore? Oh, il Paradiso anticipato di un’anima tutta posseduta dall’ineffabile amore del suo Dio! Tutto il rimanente non è niente! O Dio! Dio! Dio! Tu sei sempre più il mio solo ed unico bene! Il solo Bene necessario!».

9·3·1966 Mattina, dopo la S. Comunione.
L’anima è fortemente attratta verso il mistero. «O Divino Spirito, Tu sei un’emanazione degli ineffabili palpiti del Cuore Santissimo di Gesù, Figlio diletto dell’Eterno Padre, nel Cui seno tutto si compie. Ma Tu luce, calore, forza, vita, sostegno, delizia, ne sei il rivelatore… lo straripamento… l’inondazione… Oh, prenditi pure l’anima mia, inondala, sommergila tutta in Te… ne ho tanto bisogno! Amen!».

— Sera, nella meditazione. L’anima soffre molto! Oh quanto mistero! «O mio Signore, se volete ancora qualche cosa… ditemelo… sono pronta a tutto!».

***

Gesù chiede alla Povera Anima la massima fedeltà perché è prossima la glorificazione dello Spirito Santo.

10·3·1966 Mattina dopo la S. Comunione.
L’anima è costretta ad andare di sopra.

Più il tempo passa, più si avvicina il compimento dei miei disegni per la glorificazione dello Spirito Santo.
Seguitemi con fedeltà… e io rinnoverò le anime vostre… e le introdurrò nel mio Cuore, affinché poi possa servirmi liberamente per il compimento della grande opera!

11·3·1966 In mattinata.
Un forte presentimento tiene sospeso lo spirito fin dal mattino, durante le pratiche di pietà e in seguito, mentre si sente ripetere:

Alle ore nove ti visiterò.

— L’anima cerca di non farne caso, pur rimanendo nella disposizione del nulla nelle braccia del volere Divino. Oh ma intanto quanto ne soffre! Alle 9 precise, trovandosi nel proprio ufficio, è costretta ad andare di sopra. Intanto si sente sussurrare:

È necessario oltrepassare il confine delle contingenze umane e venire tra le mie braccia.

— Giuntavi, perdutamente si corica, mentre si sente fortissimamente attrarre e immergersi nell’Infinito, cioè nell’incomprensibile, ed intanto non fa che esclamare: «O Figlio di Dio! O Figlio di Dio! O Amore ineffabile! O Divino Spirito, amore del Padre e del Figlio! O Padre, o Divin Padre! O profondità d’ogni Bene! O divin seno dell’Eterno Padre!».
Che momenti! Chi li potrebbe mai spiegare? Finalmente il mio Signore dice alla mia anima:

Seguitemi con fedeltà… io cambierò le anime vostre e trasformerò i vostri cuori, affinché mi siate testimoni presso la Chiesa e i popoli tutti… l’una con il martirio del cuore e della vita, (con la sofferenza)… l’altro con quello della parola e dell’azione.
Io, il Signore… l’Amore e il Santificatore delle anime vostre.

***

Gesù chiede il cuore dei suoi intimi per trasformarli e chiede anche la loro cooperazione per un nuovo ristabilimento del Regno del suo amore.

15·3·1966 Mattina di tanto mistero!
Dopo la S. Messa, l’anima è costretta ad andare di sopra, perché è presa fortemente dalla misteriosa azione.
Come il solito, appena giunta viene ancor più avvinta… Passati poi forse dieci minuti di intima conversazione con l’Ospite divino, mentre una misteriosa tortura ancor più la invade, il mio Signore dice:

Datemi il vostro cuore… Datemi il vostro cuore… ne ho bisogno! Datemelo così, come è… mi basta che me lo diate tutto, completamente, senza condizioni…
Io lo trasformerò e lo renderò secondo il piano del mio amore! Ho bisogno della vostra cooperazione, per l’avvento d’un nuovo ristabilimento del Regno del mio amore, mediante la glorificazione dello Spirito Santo.
Aiutatemi… Seguitemi… ed io vi manifesterò le mie vie… le vie del mistero del mio amore!
Poi, a suo tempo tutto si compirà. Io, il Cristo, Figlio del Dio vivente, che negli ardori dello Spirito Santo vive e regna nel Seno del Padre.

— (Suona la campana, bisogna andare).

***

«Dite alla mia Chiesa che dia ascolto al grido del mio Cuore… e le anime torneranno sulla retta via, perché i cuori degli uomini si cambieranno!».

16·3·1966 Sera molto inoltrata (ultime ore).
Dopo un’ora e mezza di forte sofferenza.

L’opera iniziata dal mio amore nell’anima tua, si compirà… Io, il Signore!
E, ricordatevi che sarò gelosissimo dei miei segreti posti nelle vostre mani. Poiché il mio Cuore ha bisogno di cooperatori fedelissimi… che nulla risparmiano pur di raggiungere il conseguimento del mandato ricevuto.
Oh, quanto ho bisogno di anime! quanto ho bisogno di anime! Dite alla mia Chiesa che dia ascolto al grido del mio Cuore… e le anime torneranno sulla retta via, perché i cuori degli uomini si cambieranno!
Per questo io vi ho eletti… per questo vi ho prescelti… Tu però rimarrai sempre nascosta nel mio Cuore, fino a quando io stesso non disporrò diversamente… Chi invece dovrà agire sarà il mio Ministro nelle cui mani tutto deve essere affidato.

— Nella stessa notte, durante la mezz’ora di sofferente compagnia a Gesù. L’anima è fortemente rapita.
«O Divino Spirito, Amore del Padre e del Figlio… Tu sei quel Sacro Fuoco che non potendo più contenersi entro i confini della Tua abitazione eterna, straripasti ed inondasti tutto l’universo creato… O Fuoco consumante, purificante, vivificante, eccoti la mia anima… sommergila, riscaldala, purificala, santificala, consumala… Rendila una fiamma di purissimo amore… affinché possa meritare di entrare nel Sacro Petto del dolce Signore Gesù, per diventare un tutt’uno con il suo adorabilissimo Cuore. Io, te ne supplico!
E, giunta che sia in quella divina dimora, l’Eterno divin Padre, amorosamente chinandosi, la prenda tra le sue braccia e la immerga nel Seno del suo misericordioso, ineffabile amore per i secoli eterni! Amen!».

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