Il Centro dello Spirito Santo

INDICEDA LORETO A PALESTRINA – IL CENTRO DELLO SPIRITO SANTO – IL TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO

Il Centro dello Spirito Santo

Il Centro dello Spirito Santo

Il Centro dello Spirito Santo

Annuncio ufficiale dell’inaugurazione
di P. David De Angelis, Loreto, 2 agosto 1983

Nel giorno solennissimo in cui il Papa Giovanni Paolo II viene, in visita pastorale, nella sua diocesi di Palestrina, il “Centro d’irradiazione per la glorificazione dello Spirito Santo di Loreto (AN)” ha l’onore di far benedire e di inaugurare a Palestrina, in via delle Piagge, un grande e bel fabbricato costruito appositamente, con i soli mezzi della Provvidenza, perché sia fonte di acqua viva per tutte le anime consacrate e non consacrate, sacerdoti e non, che vogliono passare qui giorni sereni nel gaudio dello spirito, dissetandosi alle pure sorgenti della dottrina cattolica, somministrata da santi e valenti maestri, al fine di conoscere di più, amare di più, glorificare di più lo Spirito Santo, anima dell’anima nostra e della Chiesa tutta.

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Relazione letta prima della benedizione della Casa
di P. David De Angelis, Palestrina, 18 agosto 1983

Em.za Rev.ma,
Ecc.za, M. R. Padre Provinciale,
col cuore esultante di gioia presentiamo la grande, bella e ospitale casa. Eccola sotto i nostri occhi. Il Signore l’ha fatta… l’ha fatta per sé, per la sua gloria, l’ha fatta per le anime che invita dolcemente e amorevolmente vicino al suo cuore. Gesù dice loro: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi…» «Chi viene a me non avrà più sete…» «Chi ha sete venga a me e beva… fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». Sì, questa casa è fatta proprio per far riposare, sfamare e dissetare le anime tutte, che hanno bisogno del “Dio Amore” e in Lui vogliono vivere.
Mentre abbiamo l’immensa gioia di aprirla e metterla a disposizione delle anime, il nostro cuore eleva un canto di gioia e di ringraziamento al Datore di ogni bene, alla Divina Provvidenza che ne ha voluto la realizzazione attraverso tanti segni, a volte veramente commoventi e misteriosi.
C’è da esclamare: «Ecco la Provvidenza visibile e palpabile!». Se noi non la ringraziassimo con tutta la forza e potenza del nostro cuore, qui le pietre stesse alzerebbero la loro voce per sostituire la nostra. O divina e mirabile Provvidenza di Dio, io ti ringrazio!
Dopo il ringraziamento alla Provvidenza, il nostro pensiero va riconoscente e commosso alle migliaia di amici e benefattori che l’hanno voluta e realizzata con i loro gesti generosi accompagnati da infiniti sacrifici, piccoli e grandi.
Oggi molti di questi amici e benefattori sono qui presenti… Sappiate, carissimi, che i vostri nomi sono scritti in cielo e non si cancelleranno mai più.
Abbiamo coscienza e la gioia di poter affermare di non aver aperto bocca, né scritto mai una parola per chiedere aiuto ad alcuno. Eppure non abbiamo mai mancato di nulla. Con facilità abbiamo affrontato i via via insorgenti, enormi obblighi economici, senza fare mutui, senza ricorrere ad enti pubblici e privati. È stato lo Spirito di Dio che ha mosso i cuori verso l’Opera e l’ha portata felicemente a termine.
Esclamiamo dunque con il salmista: «Ecco l’Opera del Signore, esultiamo e rallegriamoci in Lui». Diciamo ancora ad alta voce: «Qui c’è il dito di Dio!».
Ora che la cosa è fatta e sappiamo come è stata fatta, dobbiamo rispondere ad un’altra domanda che ci viene rivolta quotidianamente da quanti vengono a contatto con l’Opera di Dio. Abbiamo a Loreto un’altra casa più grande di questa, l’Oasi «Ave Maria» di 13.500 metri cubi e mq 3.500 con 74 camere con servizi e balcone, varie sale e un grande salone.
È nata come casa di riposo per anziani e funziona da quattordici anni con grande e generale soddisfazione.
Mi domandano moltissimi: «E questa è anch’essa casa per anziani?». «No, rispondo, questa casa non penserà a rinvigorire i corpi ma lo spirito degli uomini».
C’è qui vicino una fonte di acqua fresca e salutare che nasce dal sottosuolo del terreno su cui poggia questa casa.
Vedo in questa fonte un’immagine viva di ciò che dovrà essere questa nostra casa: essa mi richiama la figura di Gesù che nel Tempio, levatosi in piedi, esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva… fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno» (cfr. Gv 7,37-38). Questo Egli diceva – commenta S. Giovanni – riferendosi allo Spirito Santo che avrebbero ricevuto i credenti in Lui. Sappiamo bene che ci sono tante case di spiritualità. Tutte si prefiggono lo scopo di condurre le anime alla virtù, alla vita di grazia, alla santità.
Ma questa casa che oggi si chiama ufficialmente “Centro d’irradiazione per la glorificazione dello Spirito Santo” vuole condurvi le anime in modo unico e nuovo: unico perché vi si parlerà quasi solo di Spirito Santo, affinché il Divino Spirito cessi di essere il grande sconosciuto; nuovo perché tutte le verità della nostra santa fede insegnate, praticate e vissute, debbono portare il marchio dello Spirito Santo santificatore il quale solo ci fa comprendere la verità tutta intera.
Sì, lo Spirito Santo solo ci porta a Dio perché Dio è amore del Padre e del Figlio, è l’Anima dell’anima nostra, è il nostro consolatore, è la Potenza Divina d’Amore.
Veramente dobbiamo persuaderci che tutte le verità della nostra fede non hanno senso senza lo Spirito Santo.
Ad ogni cristiano è assolutamente necessario prendere coscienza piena della nuova vita che viene dallo Spirito Santo, se non si vuole essere cristiani solo di nome, come purtroppo si può oggi constatare.
Solo la coscienza viva della presenza dello Spirito Santo in ognuno di noi ci fa vedere la nostra dignità e grandezza.
«Conosci o cristiano la tua dignità» leggiamo in San Leone Magno. «Non sapete che siete i templi dello Spirito Santo?» esclama San Paolo. «Siete Dei» afferma la scrittura. Oh, potessimo risvegliare in tutte le anime assetate e affamate questa immensa divina realtà!
Ebbene è questa la missione propria di questa casa, il suo fine specifico. Qui vogliamo invitare tutte le anime assetate e affamate del Divino Spirito che è già dentro di loro, ad entrare nel vivo della realtà cristiana: a turni settimanali, in forma di esercizi e di studio le chiameremo tutte, consacrate e non consacrate, sacerdoti e non, alla sola condizione che vogliano passare giorni sereni nel gaudio dello Spirito.
Le anime, dissetandosi alle pure sorgenti della dottrina cattolica, somministrata da santi e valenti maestri, conosceranno di più, glorificheranno di più lo Spirito Santo, anima dell’anima nostra e della Chiesa tutta… Ripartiranno di qui tutte “ripiene di Spirito Santo” e allora «sarà rinnovata la faccia della terra».
Abbiamo ringraziato e lodato la Provvidenza per quest’Opera realizzata felicemente, abbiamo ringraziato i generosi benefattori, abbiamo esposto il programma di attività da svolgere.
È tutto quanto volevamo dire prima di chiedere la benedizione. Però ci piace aggiungere, ed è nell’ordine naturale delle cose, che se questo è il primo passo fatto ce n’è un secondo ancor più impegnativo da fare, la realizzazione del Tempio e della Cittadella dello Spirito Santo.
Il programma esposto richiede un centro potente d’irradiazione per arrivare in ogni angolo della terra, in ogni nazione e gruppo linguistico. Per dare inizio ai lavori attendiamo solo i permessi delle Autorità civili. Come abbiamo fatto fin qui, vogliamo confidare solo nella Provvidenza che muove i cuori degli uomini. Le opere di Dio si compiono da sé.
La Casa nel suo funzionamento non chiederà nulla a nessuno a titolo di retribuzione. Purtroppo la realtà economica di oggi è quella che è, tutti la conoscono. Ciò nonostante, ci rimettiamo oggi, domani e sempre nelle mani della Potenza Divina d’Amore che provvederà ai bisogni dell’Opera.
Eminenza Rev.ma, chiediamo sulla Casa, sulla sua futura attività e sulla famiglia dei Discepoli e Apostoli dello Spirito Santo una grande e solenne benedizione in nome di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. La Vergine, l’Amabile Madre del Verbo di Dio, la Sposa dello Spirito Santo, la Madre nostra e della Chiesa tutta ci assista con la Sua benevolenza e protezione.

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Arrivo del Card. Confalonieri, S. Messa, Benedizione della Casa

Dopo il canto dell’Alleluia, intonato appena ricevetti dal Vescovo di Palestrina la notizia che il Papa sarebbe venuto nella nostra Casa di Palestrina per benedirla e inaugurarla personalmente, passati appena alcuni giorni, avrei dovuto emettere grida di sorpresa e di dolore, quando si sparse la voce che, per mancanza di tempo e per motivi di sicurezza, non sarebbe più venuto, fermandosi solo nel Duomo di Palestrina per incontrare il clero e le suore, e nella piazza principale per la Santa Messa.
Però il “Dio di ogni consolazione” ha voluto ugualmente consolarci: dietro interessamento del Vescovo Sua Ecc.za Spallanzani, è venuto nella nostra Casa di Palestrina il Card. Decano del Sacro Collegio, Sua Em.za Carlo Confalonieri, che ci ha fatto godere della sua ambita presenza per oltre cinque ore, dalle 11.15 alle 17.15.
All’arrivo è stato accolto festosamente dal M. R. Padre Vicario Provinciale dei Cappuccini delle Marche, P. Giovanni Leonardi, dai rappresentanti dell’O.F.S., dall’Associazione dei Discepoli e Apostoli dello Spirito Santo Interni ed Esterni, e da numerosi amici e benefattori venuti da ogni parte d’Italia.
Prima di iniziare la S. Messa nella Cappella della Casa, il Cardinale ha consacrato il nuovo altare. La chiesina era gremita in ogni sua parte, compreso il coretto del primo piano. Molti sono rimasti fuori, nell’ampio cortile.
Hanno concelebrato insieme con me, il Padre Vicario Provinciale e altri dieci sacerdoti.
Alla fine della Messa, prima di procedere alla solenne benedizione dei locali, ho rivolto a Sua Em.za e ai presenti un particolare indirizzo, per esporre soprattutto le ragioni e le finalità specifiche della Casa, il nome che assume ed il miracolo operato dalla Provvidenza.
La benedizione dei locali è stata fatta dal Cardinale, accompagnato processionalmente dal Vescovo, dal Provinciale e da tutti i sacerdoti presenti vestiti con i paramenti sacri. La cerimonia è riuscita veramente solenne. Sento perciò di poter affermare che la mancata venuta del Papa è stata supplita degnamente, almeno in parte, dal suo rappresentante Cardinal Decano del Sacro Collegio.
La Casa conta 68 camere con bagno, singole e doppie, con 110 letti su mq 3.000 di pavimenti. Il parco è esteso per 16.000 mq con 3.000 mq di asfalto. Oltre la sala da pranzo, ha una sala grande con 100 sedie, per adunanze generali, e tre sale minori per adunanze particolari. Un centralino telefonico e di altoparlanti raggiunge ogni angolo della Casa. Un ampio cortile con grandi vetrate e una terrazza scoperta di 1.000 mq rendono confortevole il grande e spazioso edificio.

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Benedizione del Santo Padre
di P. David De Angelis, Palestrina, 18 agosto 1983

Aggiungo subito, con grande gioia, che abbiamo avuto anche la benedizione del Santo Padre. Ed ecco come:
Dopo la Santa Messa in piazza, il Papa si è intrattenuto nei giardini dell’Episcopio con tutto il clero della Diocesi ed ho partecipato anch’io con il Provinciale e gli altri miei confratelli. Il Vescovo ci ha presentati singolarmente, motivando la nostra presenza. Ho potuto così dire al Papa dell’avvenuta benedizione ed inaugurazione del Centro d’irradiazione per la glorificazione dello Spirito Santo da parte del Card. Decano.
Ha risposto: «Bene, bene!». Gli ho chiesto poi di benedirmi con tutti i Discepoli e Apostoli. Così dicendo mi sono inginocchiato. Il Papa ha esclamato: «Sì, volentieri» e ha alzato le mani, facendo il segno di croce.
Avrei potuto desiderare di meglio?
Grazie, o Signore Gesù!